Il Qualified electronic Seal Certificate (QeSeal), o sigillo elettronico qualificato, è simile a una firma elettronica qualificata, con la differenza che esso non identifica univocamente una persona fisica, ma una persona giuridica.

Il sigillo elettronico è stato introdotto nell’ordinamento italiano con il Regolamento eIDAS (Regolamento UE n°910/2014 sull’identità digitale), che lo definisce un insieme di “dati in forma elettronica, acclusi oppure connessi tramite associazione logica ad altri dati in forma elettronica per garantire l’origine e l’integrità di questi ultimi”, e serve a garantire la provenienza, l’autenticità e l’integrità di un documento informatico o di un altro bene digitale sul quale è apposto.
Il sigillo è quindi adeguato a svolgere funzioni probatorie poiché, in base a quanto stabilito nell’articolo 35 del Regolamento eIDAS, fornisce prova della provenienza dei dati del documento informatico o del bene digitale della persona giuridica alla quale il sigillo si riferisce.

In Italia, il QeSeal è disciplinato da AgID, con le sue “Linee Guida sulla formazione, gestione e conservazione dei documenti informatici”.

A partire dall’ultimo aggiornamento del servizio eSIGN, rilasciato oggi, alla conclusione dell’iter di firma verrà apposto in aggiunta anche un sigillo elettronico qualificato sul documento, in modo da garantire la riconducibilità ad Entaksi della gestione del processo di firma.